Il sistema di scarico a servizio di fabbricati di nuova realizzazione, è un argomento, a tutt’oggi, ancora tabù, nessuno si preoccupa minimamente di pensarlo e progettarlo. Nella fase preliminare al cantiere e nel cantiere stesso non vi è mai presenza di alcun disegno tecnico con dimensionamento dell’impianto di scarico o tavole che evidenzino le eventuali forometrie per il passaggio dello stesso.
In Italia ci si affida sempre al vecchio e caro detto “Tanto poi ci penserà l’impresa”.
Quell’impresa che per quarant’anni li ha fatti un po’così, come dire ad occhio, sul momento, e non ha bisogno né di tavole progettuali e né di informazioni in merito, forte anche del fatto che nessuno si sia, negli anni in precedenza, mai lamentato del suo operato.
“Il fatto che nessuno si lamenti non vuol dire che i limiti normativi vengano rispettati. Non bisogna mai confondere il disturbo dal rispetto dei limiti, sono due cose completamente differenti. Il disturbo è soggettivo il rispetto dei limiti no”.
Ritornando alle colonne di scarico quante volte abbiamo sentito dire, soprattutto dagli installatori ma anche da altre figure professionali che seguono la progettazione di un’opera, la seguente frase:
“Non si preoccupi, i limiti di rumorosità verranno rispettati sicuramente perché saranno installate colonne di scarico certificate acusticamente”.
Puntualmente ogni volta che qualcuno pronuncia una frase del genere, in Italia, un Tecnico Competente in Acustica in Edilizia fa un giro su se stesso e muore.
A detta loro, il famoso certificato è la soluzione a tutti i nostri problemi, una volta che si ha il certificato tutto è a posto e tutto sarà verificato e vivremo felici e contenti in case silenziose e a norma di legge.
Allora sfatiamo subito il seguente mito:
“Una tubazione di scarico che è certificata acusticamente, in un laboratorio accreditato, non significa che vi farà rispettare, in opera, nel vostro cantiere, i famigerati 35 dB(A) di LASmax imposti dal D.P.C.M. 05.12.1997, per gli impianti a funzionamento discontinuo”.
Il certificato serve esclusivamente per poter confrontare un prodotto con un altro prodotto che è stato testato seguendo la stessa norma di riferimento. Da qui a dire che ci permetterà di garantire i limiti normativi, in opera, ce ne passa e come se ce ne passa.
Per prima cosa noi tecnici dovremmo iniziare a valutare con più attenzione ciò che ci viene fornito in termini di certificazioni dei prodotti/sistemi che andremo ad installare.
“Dobbiamo imparare a leggere i certificati che ci vengono sottoposti, non dobbiamo prendere tutto come oro colato ed essere superficiali, dobbiamo imparare a comprendere se le informazioni date siano attendibili o meno e che utilizzo farne”.
Di seguito riporto un caso/studio che sto personalmente seguendo. Riguarda la realizzazione di colonne di scarico a servizio di una nuova palazzina a destinazione d’uso residenziale. Purtroppo la mia figura è arrivata successivamente al progetto architettonico e strutturale dell’intervento e quindi non sono potuto intervenire, completamente, come avrei voluto.
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